I.I.S. G. Falcone e P. Borsellino

Giornata della Memoria

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Il 27 gennaio 1945 l’ingresso delle truppe alleate nel campo di concentramento di Auschwitz sancì la definitiva rivelazione agli occhi del mondo di uno dei luoghi assurto a terribile simbolo della follia umana.
Lungi dall’essere una problematica destinata a essere confinata nei libri di Storia a futuro monito, la persecuzione legata ad atteggiamenti e comportamenti discriminatori e razzisti, vive ancora nella mentalità globale e riaffiora tanto più quanto meno si riflette sulla barbarie umana del passato.
In un mondo globale pronto a dimenticare, a diffondere falsi documenti per screditare l’analisi storica su un disegno discriminatorio raccapricciante sopratutto per l’indifferenza con cui fu eseguito da intere nazioni, risulta necessario continuare a mantenere vivo il ricordo, la riflessione e la condanna verso questo come verso ogni forma di sterminio, di discriminazione, di intolleranza.
A 84 anni dalla promulgazione delle famigerate leggi razziali in Italia, dimostrazione di come la nostra società non sia stata esente dal collaborare alla realizzazione della follia umana, bisogna tener vigile la coscienza, perché mai più si realizzi un disegno tanto scellerato e sia concretamente tenuto alto il principio costituzionale secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. A tale nobile principio i padri costituenti diedero voce dieci anni dopo l’obbrobrio delle leggi razziali, sancendo la definitiva presa di distanza della nostra società da visioni irrazionali e prevaricatrici della dignità umana, proprio a ridosso della distruzione che colpì il nostro continente a seguito della deriva delle società totalitarie.
Quando ormai lo stesso concetto di razza è stato definitivamente smentito e il velo della menzogna sotteso da tale concetto è stato eliminato dal novero delle nozioni scientifiche, diventa viepiù essenziale tenere alta la guardia a fronte del continuo ricomparire di visioni del mondo xenofobe, intolleranti, razziste e fonte di atteggiamenti segregazionisti che, purtroppo, fasce della popolazione e di presunti “intellettuali” continuano a dare alimento, suggerendoci che la follia umana non è finita e che sotto la cenere continua a covare l’idea che la sopraffazione dell’uomo sull’uomo sia in qualche modo giustificabile.
La Memoria è l’unica vera facoltà che può aiutare gli individui a non commettere gli errori del passato; tanto più nel momento in cui revisionismi di varia natura e tendenze globali cercano di privare tutti noi della conoscenza del passato e di spingerci verso l’odio razziale, culturale, sociale, sminuendo il ruolo formativo della Storia, trasformando le più strampalate e infondate dicerie del web in assunti scientifici.
In questa giornata tanto importante per la memoria storica, invito tutti a una proficua e profonda riflessione che non si limiti ai soli minuti delle attività proposte, ma diventi un patrimonio di pensiero critico costante e produttivo, tanto più in un momento in cui anche a livello internazionale si mostrano segnali pericolosi di rinascita di ideologismi, spesso connotati da sfondo razziale e intrisi di qualunquismo populistico, pronto alla aggressione dei principi democratici, per cui, paradossalmente, nel momento stesso nel quale apparentemente ne sventola le parole chiave, senza alcuna coscienza e conoscenza degli stessi, li trasforma in vuote parole e propugna nei fatti l’abbandono progressivo della democrazia.

Materiali e approfondimenti sono reperibili al sito https://www.scuolaememoria.it/site/it/home-page/

Il Dirigente scolastico

Prof. Stefano Palmas